Adozione e Scuola

martedì 21 giugno 2011

"Tante famiglie tutte speciali"

Alcuni giorni fa, girovagando in libreria, mi è cascato l’occhio su un titolo intrigante, “Tante famiglie tutte speciali”. L’ho sfogliato, l’ho trovato delizioso e l’ho comprato.
Pensavo di averlo scoperto io, invece navigando in Internet mi sono accorta che il libretto, anche se uscito da poco, ha già una certa fama grazie agli strali che l'on. Giovanardi gli ha già indirizzato contro. Il perché lo capirete più avanti.
“Tante famiglie tutte speciali” (Gribaudo editore 2011, € 11,90) è un libretto per bambini piccoli (3-5 anni), con poco testo e tante immagini, con alette ed elementi mobili che invitano letteralmente a “scoprire” la molteplicità di modelli familiari oggi possibili. Il messaggio è semplice e chiaro: viviamo in famiglie diverse una dall’altra, e ciascuna di esse è a modo suo speciale. Ciò che le rende simili è il fatto di prendersi cura dei bambini, di fare cose insieme e di confortarsi a vicenda, pur tra qualche inevitabile conflitto.
Le tipologie di famiglia ci sono tutte: grandi e piccole, monogenitoriali e allargate, monocromatiche e colorate, adottive e affidatarie. Ci sono famiglie con mamme che lavorano e papà che curano i bambini, famiglie monoparentali con bambini che vivono con il padre.
Nelle pagine che più ci riguardano troviamo esempi di bambini che vivono in affidamento o in case famiglia e diverse tipologie di adozione. Trattandosi della traduzione di un testo anglosassone, troviamo le adozioni nazionali e internazionali che ben conosciamo, ma anche adozioni fatte da single e da coppie gay.
Sono probabilmente le figurine della bambina con due papà e del bambino con due mamme che hanno suscitato la riprovazione dell'on. Giovanardi.
Devo dire che anch'io, quando le ho "scoperte", ho avuto un lieve trasalimento: sono immagini che non ci si aspetta di trovare e potrebbe non essere semplicissimo spiegare a un bambino piccolo che si tratta di una tipologia di famiglia possibile, ma non nel nostro paese. Ma lo stesso ragionamento vale anche per l'immagine della mamma adottiva single.
Con un po' di attenzione a questi aspetti, si tratta comunque di un libretto che metterei senz'altro nelle mani dei nostri bambini, per l'aria di libertà e di apertura che vi si respira. Lo consiglierei pure per la scuola dell'infanzia, anche se potrebbe creare qualche problema con i genitori più tradizionalisti.

Livia Botta
www.liviabotta.it

1 commento:

  1. Buon giorno Sig.ra Botta.
    Leggo solo oggi il commento al libro. Mi trovo perfettamente d'accordo con Lei circa l'importanza di questo libro, che si occupa di diversi modi di essere famiglia ed anche diverse abilità (ad es l'immagine del bimbo in carrozzella). Abbiamo infatti deciso di regalarne diverse copie all'asilo della nostra bambina perchè lo troviamo un utile strumento educativo. Vorrei però permettermi di farle notare che le famiglie omogenitoriali sono già diverse in Italia, e se è vero che per le persone omosessuali non è possibile ricorrere all'adozione, è altrettanto vero che esistono cliniche specializzate (all'estero) dove poter ricorrere alla fecondazione medicalmente assistita. Senza contare tutte quelle famiglie dove uno dei due genitori ha avuto figli da una precedente relazione eterosessuale. Se avesse voglia di approfondire l'argomento può andare a visitare il sito di Famiglie Arcobaleno o Famiglie Rainbow.
    Buone cose.
    Annika

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